Geoingegneria: cieli più bianchi?
Ben Kravitz,1 Douglas G. MacMartin,2 e Ken Caldeira1
Ricevuto il 9 marzo 2012; rivisto il 1 maggio 2012; accettato il 2 maggio 2012; pubblicato il 1 giugno 2012.
- Dipartimento di ecologia globale, Carnegie Institution for Science, Stanford, California, USA.
- Dipartimento di controllo e sistemi dinamici, California Institute of Technology, Pasadena, California, USA.
Autore corrispondente: B. Kravitz, Dipartimento di ecologia globale, Carnegie Institution for Science, 260 Panama St., Stanford, CA 94305, USA. (Bkravitz@carnegie.stanford.edu)
Copyright 2012 dell’American Geophysical Union.
0094-8276/12/2012GL051652
[1] Un effetto collaterale proposto della geoingegneria con aerosol di solfato stratosferico è lo sbiancamento del cielo durante il giorno e il bagliore vicino al tramonto, come si vede dopo grandi eruzioni vulcaniche. Gli aerosol di solfato nella stratosfera aumenterebbero la luce diffusa ricevuta in superficie, ma con una distribuzione spettrale non uniforme. Usiamo un modello di trasferimento radiativo per calcolare l’irradiazione spettrale per distribuzioni idealizzate delle dimensioni degli aerosol di solfato. Una riduzione del 2% dell’irraggiamento totale, circa sufficiente per compensare il riscaldamento antropogenico per un raddoppio delle concentrazioni di CO2, illumina il cielo (aumento della luce diffusa) da 3 a 5 volte, a seconda della distribuzione delle dimensioni dell’aerosol. L’aumento relativo è inferiore quando nelle nostre simulazioni sono inclusi cirri otticamente sottili. Le particelle con raggi piccoli hanno poca influenza sulla forma degli spettri.
Le particelle di raggio ~ 0,5 mm aumentano preferenzialmente l’irradiazione diffusa nelle lunghezze d’onda rosse, mentre le particelle grandi (~ 0,9 mm) aumentano preferibilmente l’irradiazione diffusa nelle lunghezze d’onda blu. Gli spettri mostrano pochi cambiamenti nella lunghezza d’onda dominante, indicando piccoli cambiamenti nella tonalità del cielo, ma tutte le distribuzioni delle dimensioni delle particelle producono un aumento della luce bianca rispetto alle condizioni di cielo sereno. Gli spettri del cielo diffuso nelle nostre simulazioni di geoingegneria con aerosol stratosferici sono simili a quelli delle condizioni medie nelle aree urbane di oggi.
Citazione: Kravitz, B., D. G. MacMartin e K. Caldeira (2012), Geoingegneria: cieli più bianchi ?, Geophys. Res. Lett., 39, L11801, doi:10.1029/2012GL051652.
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